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Un anno con Castaman

Breve chiacchierata col sindaco dopo i primi 14 mesi di amministrazione

Giuseppe Castaman
Giuseppe Castaman

ZERMEGHEDO
Un anno con Castaman - Breve chiacchierata col sindaco dopo i primi 14 mesi di amministrazione


Non appena si entra nella piccola Zermeghedo, è sufficiente guardarsi attorno per avere la netta sensazione che qui opera un’amministrazione attenta e che lavora bene. L’accogliente piazza Regaù, che ospita la sede del Municipio, è una bomboniera che ricorda vagamente alcuni piccoli centri del Trentino e dell’Alto Adige. Imboccando il viottolo che costeggia un giardino curato si scende lievemente fino ad arrivare agli impianti sportivi, dove si trova anche la casetta del locale gruppo degli alpini e sede di numerose feste della comunità. L’impatto ambientale è in armonia con l’urbanizzazione, il posto ideale per una parentesi di relax. A spingerci qui è l’incontro con Giuseppe Castaman a poco più di un anno dalla nomina di sindaco di Zermeghedo.
Quali sono state le priorità incontrate in questi 14 mesi nelle vesti di primo cittadino?
“Per poter operare al meglio è stato necessario ricostruire un clima politico più disteso, di dialogo con i concittadini dove ognuno ha potuto contribuire con idee e proposte senza stravolgere i ruoli e ponendo il municipio come punto di riferimento. Un rapporto amichevole e costruttivo anche tra i vari gruppi politici e soprattutto tra i capi lista. Questo obbiettivo iniziale raggiunto non può essere altro che un vantaggio per la comunità di Zermeghedo”.
Da come si può capire dobbiamo dedurre che anche il rapporto con l’opposizione è dei migliori?“Certo, abbiamo costruito un rapporto amichevole e cordiale di collaborazione anche con le minoranze dialogando allo stesso tavolo nel profondo rispetto delle opinioni reciproche”.

Tutti sono a conoscenza del suo passaggio tra le fila del Carroccio: quali motivazioni l’hanno spinta a questo cambio politico?“

Nel Veneto c’è un grande bisogno di politica territoriale e di confermare e salvaguardare l’identità locale che è fatta di storia, valori, tradizioni, usanze e cultura. L’incontro con la comunità internazionale non deve assolutamente prevaricare questi principi fondamentali, pur non trascurando le esigenze altrui. A mio avviso la Lega è l’unica forza politica che tiene conto di tutto ciò. Il professor Ilvo Diamanti (evocando uno slogan di Che Guevara ndr.) diceva uno, cento, mille Zermeghedo ma da allora sono passati dieci anni e più e le cose si sono lentamente trasformate. Dal 50% dei consensi siamo scesi di poco sopra al 20%, in una realtà di 1300 anime dove lo scontro politico tra vinti e vincitori si fa per un pugno di voti. Ecco perché non dobbiamo perdere di mira la nostra identità veneta”.

Zermeghedo è nota per la sua concentrazione di industrie, soprattutto conciarie. A questo proposito qual è la situazione degli stranieri che sappiamo essere numerosi?“

La nostra politica ha sempre puntato sull’integrazione del lavoro e non, nel senso che se c’è bisogno di manodopera la situazione va bene per tutti, diversamente si debbono trovare altre alternative. Il problema che sta sorgendo ora è la crisi del terziario e del settore conciario in genere che non necessita più dell’occupazione di un tempo, quindi la speranza di tutti è che la fase sia solo transitoria. In paese contiamo un 17% di extracomunitari, un tasso molto alto, anche se in questi ultimi tempi molti lavoratori stranieri, causa la recessione in corso, hanno scelto altre vie lavorative”.

L’amicizia di vecchia data con Manuela Dal Lago, attuale presidente della Provincia, quali benefici apporterà per Zermeghedo?

Domanda tendenziosa la sua. Ma le posso garantire che l’integrità e la professionalità di Manuela Dal Lago non lasciano spazio ad alcun dubbio. Esiste di fatto una stretta collaborazione tra Provincia e Comune. Tempestivo è stato l’intervento per la manutenzione della statale la quale necessitava di manutenzione e riadattamento. Sono stati stanziati due milioni di euro. Un’anteprima che le posso passare è che nei prossimi giorni sarò in Provincia per valutare come avviare un progetto, assieme ad altre aziende interessate, sul teleriscaldamento che permette una gestione mirata sul controllo dei fumi, per altro già presente nel nostro paese presso l’Assocogen”.

Prossimi obiettivi?

Zermeghedo è un cantiere aperto, stiamo realizzando le nuove scuole elementari, impianti sportivi e con i vicini comuni di Montorso, Montebello e Gambellara stiamo rivedendo il piano territoriale intercomunale”.