Questo che vediamo è il cartello “biglietto da visita” che il comune di Lonigo pone davanti all’entrata del Parco Giochi per bambini situato all’interno dell’Ippodromo. Abbiamo quindi fatto un giro per lo spazio ludico per capire se ci sono le necessarie condizioni per portare un figlio a giocare e stare tranquilli che non succederà nulla.
Abbiamo rilevato qualcosa che secondo noi è da sistemare:
1 - Chiodi che sporgono dalle strutture.
2 - Pezzi di plastica delle giostrine rotti.
3 - Immondizia varia.
4 - Oggetti metallici abbandonati e spuntoni pericolosi.
5 - Scritte sulle pareti delle giostre non certo educative.
6 - Ragazzi di una certa età che utilizzano le giostrine.
Sempre in riferimento al punto 1, possimao vedere un'immagine di una vite sporgente, situata in uno dei quadri di corda, meta di molti bimbi che vi si arrampicano quotidianamente. Queste sporgenze pericolose ci sono poichè manca il raccordo ferma corde, ormai deteriorato dall'usura e dal tempo.
Ancora con chiaro riferimento al punto 1, esistono chiodi sporgenti, sul tavolato di arrampicata tramite una corda, in prossimità del castelletto dell scivolo. Non abbiamo l'impressione di essere in messi in sicurezza con i nostri figli. I chiodi sono arrugginiti.
Parte di uno spuntone, vistosamente arrugginito, che emerge da un legno che funge anche da punto di appoggio per le mani durante l'ascesa alla giostra.
Passiamo ora al punto 2. In questa eloquente immagine possiamo notare il seggiolino di una delle altalene, visibilmente rosicchiato dal tempo e dai giochi.
Questa giostra, mostra la sella in materiale di plastica rigida letteralmente forato esponendo ai piccoli utenti scaglie affilate e taglienti.
Parliamo sempre della stessa giostra, mettendo in risalto un particolare che evidenzia questa vite lunga allentata che può essere certamente causa di pericolo.
Verifichiamo ancora un'altro seggiolino di altalena, danneggiato.
Ancora un'altro seggiolino per bambini piccolissimi, danneggiato, anche dall'usura.
Parte di pavimentazione in gomma sollevata e ormai obsoleta.
Su una panchina all'interno del parco sono abbandonati rifiuti di ogni genere, dalle cartacce ai bicchieri di plastica, dai pacchetti vuoti di sigarette a cocci di vetro.
Un pacchetto di sigarette abbandonato nonostante la presenza di ampi cestini per la raccolta dei rifiuti.
Sempre all'interno del parco ludico si trovano cartelli abbandonati. Segno di un degrado ormai incontrollato dal momento che si tratta di immondizia di una certa misura e che non può certo sfuggire agli addetti.
Punto 4. Che fa da piccola recinzione ad un'altalena, esistono dei pali in legno ormai vecchi e che cadono a pezzi. Questo spuntone è particolarmente pericoloso anche perchè è ad altezza di bambino.
In questa immagine si nota un particolare di vite scoperta tra parti di resina appuntite e taglienti.
In questa foto è visibile una cospicua parte di legno mancante. Qui un bimbo potrebbe infilarci comodamente un piedino.
Al margine del Parco Giochi si trova un tondino in ferro abbandonato e arrugginito.
Ancora pezzi metallici inseriti nel legno, pericolosi e sporgenti.
Immagini che si commentano da sole. Questo dovrebbe essere un luogo sicuro adatto ai bambini.
Passiamo ora al punto 5. Parliamo di questa forma di "murales", certamente non adatta ad luogo frequentato da bambini. Probabilmente messe in opera da studenti oziosi e che marinano la scuola. Un tempo fuori dal Parco Giochi era esposto un cartello che vietava l'utilizzo delle giostre da parte di ragazzi di età superiore ai 14 anni. Quel cartello è stato sostituito da un declino di responsabilità per eventuali danni a persone o cosa da parte del comune.
Certo è difficile controllare gli autori di queste vandaliche scritte, soprattutto in un luogo dedicato ai fanciulli. Certo è che diventa anche imbarazzante commentarle.
Esiste un Parco Divertimenti a Prova di San Bonifacio, molto più ampio del nostro il quale è chiuso a chiave e sorvegliato a vista dai famosi "nonno vigile". Il parco è pulito e non vi sono scritte di alcun genere.
Nell'immagine proposta, è possibile vedere tre ragazze delle scuole superiori che utilizzano le giostrine.
Muovere critiche senza proporre soluzioni, non è mai stato nel mio stile. Questo è tutto fuorché un luogo sicuro dove portare dei bambini a giocare. Ho condiviso su Facebook questa “crocchetta” e solo dopo pochi istanti sono arrivati commenti da mamme che non portano più i loro figli al Parco Giochi dell’Ippodromo proprio perché il proprio figlio si è fatto male con oggetti sporgenti oppure perché è frequentato da persone che poco o nulla hanno da condividere con i bambini. Penso che sarebbe davvero utile anche come deterrente per i vandali, affidare ad un ”nonno vigile” la sorveglianza del parchetto. Meglio se chi controlla abitasse in Via Guglielmo Oberdan oppure in una casa dalle cui finestre fosse possibile dare un’occhiata anche nelle ore in cui non si rende necessaria una presenza fisica sul posto. Questo accade per il Parco Giochi di San Bonifacio e anche per quello di Prova di San Bonifacio. Se la manutenzione alle giostrine fosse fatta costantemente il materiale non deteriorerebbe e si potrebbe avere un parco efficiente in ogni stagione. Il cartello che un tempo esisteva, che ammoniva all’utilizzo delle giostre ai maggiori di 14 anni andrebbe ripristinato. Piuttosto toglierei il veto d’ingresso ai cani, sono certo che farebbero meno danni. Ai nostri lettori spetta il compito di scegliere se indirizzare questa “crocchetta” a cani oppure a gatti.