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 Dicono che la morte sciolga

ogni cosa, tranne 

i pensieri che rimarranno in eterno, tramandati, raccontati, scritti,

ma restano.

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Soccorritori a supporto del Pronto Soccorso.

L’incontro con il Presidente del gruppo Diego Schiavo, Il Responsabile corsi B.L.S. Luigi Boschetto ed il Responsabile servizi esterni Ezelino Zarantonello

Schiavo, Boschetto e Zarantonello
Schiavo, Boschetto e Zarantonello

Quali sono gli obbiettivi dell’Associazione Italiana Soccorritori?

La formazione di ragazzi con corsi di primo soccorso che possano intervenire laddove ce ne fosse la necessità. Il corpo insegnante che tiene i corsi è formato dal personale medico e infermieristico dell’ULSS 5, ciò a contribuito ad imprimere al corso un’immagine professionale di elevato livello.

Come sono articolati i vostri corsi?

La loro durata è di una cinquantina di ore per 24 lezioni con esami finali e, se l’esito sarà positivo, sarà consegnato un diploma valido su tutto il territorio nazionale. Si spazia dall’anatomia umana, alla rianimazione, dall’ortopedia e immobilizzazione con fasciatura agli incidenti domestici.

Qual è la vostra collaborazione con le ULSS?

E’ partita circa 20 anni fa con il Pronto Soccorso di Montecchio Maggiore poi trasformato in Punto di Primo Intervento. Ora siamo al Pronto Soccorso di Arzignano. La nostra funzione è di supporto al personale sanitario specializzato, particolarmente con le uscite del 118 con le ambulanze. I  ragazzi che frequentano tali strutture hanno partecipato a corsi avanzati tipo la Basic Life Support Defribillator.

Esistono altri tipi di supporto che offrite alla popolazione oltre a quelli descritti?

Sono trascorsi da poco due anni dall’accordo con il Pronto Soccorso di Arzignano per ciò che riguarda le maxi emergenze cioè eventi di grande entità, come alluvioni od incidenti stradali di grandi dimensioni dove il nostro supporto assume un valore sensibile.

Progetti imminenti?

Principalmente intenderemmo raggiungere in tempi brevi la Rianimazione Pediatrica, siamo alla ricerca di uno sponsor per l’acquisto di due manichini infanti che costano circa 3.500,00 euro. Come Associazione siamo già in possesso di manichini adulti sui quali teniamo le lezioni di Basic Life Support. Gli allievi possono, dopo approfondite lezioni, esercitarsi su questi finti pazienti.

Qualche suggerimento da dare alla popolazione?

Sarebbe importante che soprattutto nelle scuole, gli insegnanti fossero preparati ad un’eventuale emergenza, anche banale come l’ingestione anomala di una caramella. Non abbiamo avuto nessuna sensibilità da parte delle scuole ne dagli insegnanti che pongono il problema in termini di mancato risarcimento da parte delle Istituzioni.