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 Dicono che la morte sciolga

ogni cosa, tranne 

i pensieri che rimarranno in eterno, tramandati, raccontati, scritti,

ma restano.

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Una vacanza in Toscana

alla scoperta del secondo centro buddhista più importante d’occidente

luglio 2008

Scegliere la meta per la vacanza estiva di anno in anno diventa sempre più oculato e difficile. Il lievitare vertiginoso dei prezzi in ogni direzione ha fatto aguzzare l’ingegno a molti e fortunato chi ancora se la può permettere. Raggiungere quindi l’obiettivo che meglio si addice alle nostre possibilità economiche ci spinge ad approfondire una conoscenza migliore degli itinerari consultando internet, agenzie viaggi, riviste dedicate o libri di particolare interesse storico. Per tutti questi motivi la mia scelta quest’anno è caduta sulla Toscana una delle regioni più affascinanti del nostro Bel Paese, contando un po’ sull’agriturismo, un po’ su una zia in provincia di Lucca e su qualche vecchio amico. Oltre alle tradizionali tappe tipiche della regione di Giacomo Puccini e Giosuè Carducci ho scoperto casualmente che in provincia di Pisa esiste il secondo centro buddhista per importanza in Europa. L’Istituto ha sede in un’ampia palazzina, costruita in due fasi nel XVIII e XIX secolo e completamente ristrutturata vent’anni fa. Incastonata come un diamante tra i saliscendi delle splendide colline Toscane, è dotata di sale di meditazione, sale da pranzo, biblioteca e camere per che si ferma con loro, attorno alla quale si trovano le villette dei lama residenti ed una ventina di piacevoli cottage in legno per gli ospiti e per coloro che svolgono ritiri di meditazione. A dividere le casette di legno sono dei vialetti di lavanda presi d’assalto da colorate farfalle di varie grandezze. E’ assolutamente obbligatorio rispettare il più rigoroso silenzio e i cinque precetti del centro che sono: non uccidere (anche insetti come zanzare o mosche), non rubare, non avere una condotta sessuale scorretta, non mentire e non fare uso di sostanze inebrianti. Il comportamento etico è la base di tutte le realizzazioni della mente. Senza moralità non è possibile la concentrazione, senza concentrazione non è possibile la meditazione, senza meditazione non è possibile lo sviluppo della saggezza, questa in sintesi la loro filosofia.L’importante istituto denominato “Lama Tzong Khapa” si trova in quel di Santa Luce di Pomaia e fu fondato nel 1976 dal maestro tibetano Lama Thubten Yesce. L’istituto, naturalmente, riconosce come suprema autorità spirituale Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Ghiatso. Intorno al centro si è formata una comunità di monaci e laici, impegnati nello studio e nella pratica degli insegnamenti del Buddha secondo il lignaggio di Lama Tzong Khapa. Caratterizzato dalla presenza di illustri Lama residenti, l'istituto ospita regolarmente maestri e meditatori di grande fama. Soltanto negli ultimi tre anni sono stati ospiti del centro Sua Santità il XIV Dalai Lama ormai già per la quarta volta, Kirti Tsenjab Rinpoche, Lama Zopa Rinpoche, Choeden Rinpoche, Demma Locho Rinpoche, Dagpo Rinpoche e numerosi altri maestri anche di altre tradizioni. L'Istituto è inoltre dotato di una fornita biblioteca e di una nastroteca. Tutto ciò, unito ai confortevoli alloggi e alla cucina italiana (vegetariana), rende il luogo ideale per approfondire la conoscenza e la pratica del Dharma o legge cosmica. Il 27 novembre 2007 è venuta a mancare la figura del Lama Ghesce Ciampa Ghiatso, per 27 anni insegnante residente all’istituto così Lama Zopa Rinpoche, direttore spirituale dell’istituto, ha visitato la comunità per dare consigli ai molti discepoli di Ghesce-là su come affrontare la perdita di un guru talmente straordinario e come continuare a esaudire i suoi desideri. Questo è lo scopo principale per cui Lama Zopa Rinpoche ha visitato l’istituto il 26 di giugno ultimo scorso. Nella filosofia buddhista la scala gerarchica vede al più basso livello il Kusho, poi viene il Lama, poi il Ghesce e il Rinpoche che rappresenta la carica spirituale più elevata prima di Sua Santità il XIV° Dalai Lama. Al Lama Tzong Khapa esiste anche la redazione del periodico di Buddhismo Mahayana “Siddhi” il cui indirizzo e-mail per chi volesse approfondire la conoscenza è siddhi@iltk.it. Inoltre vengono realizzati corsi e attività di buddhismo aperti a buddhisti e non, senza impegno. Se per un corso è richiesto qualche requisito particolare, oppure se è riservato solo a praticanti buddhisti, ciò è specificato nella presentazione. Corsi e ritiri sono condotti da lama qualificati o da insegnanti buddhisti occidentali scelti dalla direzione dell’ILTK e vengono tradotti in consecutiva o via radio in cuffia.